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On Ottobre 24, 2023
Comunicazione inclusiva: necessità aziendale
La comunicazione inclusiva è diventata dirimente per tutte le aziende italiane e non solo. Essere inclusivi è fondamentale ma lo siamo davvero? Sappiamo come agire? No: mi in realtà la comunicazione inclusiva è davvero difficile e misteriosa per il 90% delle realtà italiane e non solo. Essere accoglienti ed inclusivi però premia. Lo sapete?
Pensiamo al turismo e LGBTQ+: i dati rilevati e studiati da Data Appeal parlano chiaro in Italia il business è davvero importante si parla di oltre 2.7 milioni di euro. Se da un lato il business ha numeri rilevanti dall’altro è vero che nelle strutture, spesso e volentieri, non si conosce il giusto metodo di comunicazione inclusiva.
Comunicazione inclusiva: oltre la barriera
E’ fondamentale pensare in modo differente, vedere oltre, andare oltre. Comunicare bene diventa dirimente per il buon andamento di una azienda perchè sì l’inclusività è fondamentale.
Come possiamo fare?
Le regole generali del linguaggio inclusivo
Indipendentemente dalla comunità a cui o di cui parliamo, ci sono concetti che sempre validi da ricordare:
- Ognuno di noi è una persona: da rispettare, sempre.
- L’aspetto fisico: é irrilevante.
- Formuliamo sempre le frasi in modo da non specificare nessun genere. In lingua italiana, ne siamo consapevoli, è molto più difficile rispetto ad altri idiomi.
- Il genere è uno spettro: non esistono solo il genere femminile e maschile.
- Usare il linguaggio giusto con le persone giuste. Evitare di mettere in imbarazzo il prossimo è fondamentale.
Cosa dire: come dirlo
Praticare inclusività anche nel linguaggio deve essere il modo di operare di ognuno di noi in un mondo che vuole essere differente, positivo, includente. Non esistono regole determinate se non quelle del buon senso. Praticare inclusione è avere l’attenzione verso cosa dire e come dirlo. Senza avere timori di sbagliare o altro. Non è il caso di essere titubanti se si è educati ed in particolare usare le regole della grammatica.
Strategie corrette per una comunicazione gender neutral
- Attenzione ai titoli professionali: utilizzarli al meglio, se sembrano strani è meglio usare quello classico;
- Evitare l’articolo prima di un nome o cognome;
- Attenzione a nomi e cognomi quando si parla a coppie di persone:
- Limitare il maschile generico: certe volte dobbiamo usare il genere. Dobbiamo farlo bene.
- Asterischi e schwa: sono la strategia più semplice per preparare testi gender neutral ma online, nei siti e nelle pagine da indicizzare non si devono usare creano problemi di lettura ai robots. Non solo, in particolare gli schwa (ə o ɜ) hanno dei limiti tecnici e linguistici, oltre ad altri problemi di accessibilità (per le voci sintetiche e le persone dislessiche).
Un esempio semplice e corretto, in azienda può essere “Caro Team” anzichè “car* tutt* .
Il linguaggio inclusivo è privo di toni e frasi che riflettono opinioni pregiudizievoli, stereotipate o discriminatorie.