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On Luglio 4, 2022
Google Analytics: privacy e marketing nei guai
Privacy o marketing? Google Analytics è da sempre fondamentale per il web. Big Data o fallimento dell’era digitale. In Italia la tutela della privacy diventa sempre più scivolosa ed ambigua adesso nel mirino del garante è Google Analytics amato da tutti coloro che lavorano in rete, necessario per verificare dati di flusso, vendite, attività e pubblicità. Lavorare online in Italia diventa sempre più pericoloso e scivoloso, non bastano i regolari aggiornamenti, non bastano i vari applicativi per i cookies, c’è un vulnus normativo non indifferente tra l’Italia e gli altri Paesi. Da noi si è veramente molto “protetti” tranne che essere disturbati dai vari call center, ricevere quintali di mail e trovare migliaia di volantini di carta nella buca delle lettere in rete però siamo molto protetti così tanto che è prevedibile un aumento di denunce e cause legate alla tutela dei dati ingiustamente ceduti all’America.
Il fatto
La scorsa settimana il Garante della privacy ha ammonito la società Caffeina Media srl, che usava Google Analytics sul proprio sito, chiedendole di toglierlo entro 90 giorni. Il sito, come la maggior parte degli spazi presenti in rete utilizza il servizio di Google per l’analisi dei dati. Secondo il Garante della Privacy il sito utilizzerebbe Analytics senza le garanzie previste dal Regolamento Ue in questo modo si andrebbe violando la normativa sulla protezione dei dati. I dati, infatti, vengono trasferisce negli Stati Uniti, Paese che tratta i dati in modo differente da noi. Teniamo conto di una cosa: l’invio di dati attraverso Google Analytics in Italia coinvolge il 90% dei siti web presenti online.
Google Analytics illegittimo in Italia: perchè
Google Analytics è in America, come tutto ciò che gira sui server Google, il trattamento dati è differente. E’ molto utile per chi lavora in rete infatti Google Analytics serve per monitorare gli accessi del sito, misura il traffico sui siti web e traccia il comportamento degli utenti. Per il Garante il trasferimento dati è illegittimo. Esiste dunque un nodo giuridico e legislativo difficile. Infatti opera su più sistemi normativi. Chiunque lavori nel posizionamento di un sito o di una parola chiave sa quanto può essere difficile vivere senza GA, lo stesso lo sa chi ha un ecommerce o chi sta lavorando a delle campagne di comunicazione digitale.
Cosa fare se usi Google Analytics
Innanzitutto No Panic! E’ possibile, secondo alcune fonti, continuare a usare il servizio di Big G ma con delle precauzioni aggiuntive. Questo a tutela dei dati. Cosa fare?
- Usare un altro servizio con dati conservati in Italia o Europa, ne esistono.
- Passare alla versione GA4* che applica la protezione aggiuntiva, secondo Iubenda, potrebbe essere una soluzione: GA4* va ad eliminare gli indirizzi IP e mitica il problema.

Come molti di voi sapranno, alcune Autorità europee per la protezione dei dati personali, tra cui il Garante italiano e la CNIL francese, hanno rilevato che l’uso di Google Analytics potrebbe comportare il trasferimento illegale di dati al di fuori dell’Unione Europea.
→ Significa che Google Analytics è illegale?
All’inizio, non riuscivo a trovare una risposta chiara.
Questo articolo di iubenda mi è stato molto utile! Mi ha aiutato a capire di cosa si tratta e cosa aspettarmi in futuro: iubenda.com/it/help/72106
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