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On Aprile 16, 2020
E-commerce e prossimità: nuovo modello di business
Ricostruire è fondamentale: iniziare a farlo adesso è prioritario. La crisi sanitaria di questi mesi ci ha messo dinnanzi ad un dato di fatto: il mercato digitale è molto più sicuro ed è da qui che bisogna ripartire.
Il 2020 potrebbe chiudersi con oltre 80 miliardi di consumi in meno e un Pil in caduta del 9%, stando alle stime di Confesercenti, che analizza come le imprese italiane siano ormai senza liquidità. Dati che ancora non possono essere certi: ma in un solo mese, secondo fonti varie, si sarebbe già perso il 3% di PIL.
La Confcommercio, poi, manifestarebbe una forte preoccupazione le chiusure forzate hanno portato immediatamente ad calo del potere di acquisto calo che continuerà nei mesi a venire.
Cosa fare?
Bisogna cambiare mercato e non fermarsi: questa sembra essere la scelta di chi fa impresa: reinventarsi, provare a scoprire nuovi mercati per essere pronti a ripartire.
Ripensare il proprio modello di business
Dalle crisi si può pur sempre trovare un punto di forza: cambiare modo di far imrpesa ad esempio. Secondo dati resi noti da Credimi “molte imprese fanno richiesta di finanziamento per far fronte all’urgente bisogno di liquidità, ma va sottolineato che altrettante chiedono un prestito per farsi trovare pronte alla ripresa. Non è un caso, infatti, che il 41% degli applicant siano aziende con un canale e-commerce, che quindi sono attive in questo periodo di crisi e stanno cercando di riorganizzarsi. ”
Dunque chi aveva già un business digitale online sta “soffrendo” ma non troppo: pensa persino a migliorare la propria offerta. E’ necessario per tutti osservare le nuove tendenze dei consumatori.
- Le abitudini dei consumatori stanno cambiando radicalmente: online si trova tutto, di tutto, senza code e si può acquistare in qualsiadi ora del giorno. Niente di meglio! Difficilmente si tornerà indietro
- Consegna puntuale grazie ad un servizio di logistica molto curato.
E-commerce: modello di business vincente
Leggendo i dati di Nielsen ci si rende conto che in questo periodo di crisi sanitaria si è registrata un’impennata delle vendite di prodotti di largo consumo online: tra il 17 e il 23 febbraio del 56,8%, tra il 9 e il 17 marzo del 97,2%. Sono questi dati italiani: le file nei negozi, le lunghe attese in coda non piacciono e così la domanda è cresciuta in modo vorticoso tanto è vero che il sistema ha subito molti rallentamenti. La GdO non ha tenuto botta ma rapidamente con un mini tam tam social le botteghe di quartiere nonostante tutto sono riuscite a sostenere il commercio. Senza nemmeno un sito internet o una pagina social ma solo grazie a post e messaggi di chi altri: spesso è bastatato un messaggio di whatsapp per ricevere in tutta sicurezza la spesa a casa.
Cosa ci insegna?
Ci insegna che se ognuno avesse un modello di business differente ed affiancasse all’offerta tradizionale il digitale tutto potrebbe essere differente. Avere un e-commerce è l’idea salva-crisi.
Prossimità: il nuovo modello di acquisto e-commerce
Sino a ieri l’acquisto di prossimità era fatta del pane acquistato dal fornaio della piazza, della verdura al mercato, del vestito dalla boutique del corso. Oggi è tutto differente: la prossimità è a portata di click. I piccoli commercianti devono usare questi momenti per ripensare ai propri servizi e rilanciarsi.
Un e-commerce di prossimità è una soluzione importante, lo si può ottimizzare con un investimento medio e se unito ad un buon modello di logistica può dare ottimi risultati.
Sistemi da implementare anche per i centri commerciali naturali che possono proseguire la loro mission di rete facendo del web una ulteriore proposta per i fruitori locali.
Le possibilità di sfruttare la prossimità ed il web sono tantissimi serve voglia di fare e creatività.
- il commercio al dettaglio: trova una soluzione per vivere meglio
- il consumatore: ha il suo prodotto preferito con un click
E-commerce: risparmi e compri solo ciò che vuoi
L’e-commerce è la rivincita dell’economia. Infatti non si spreca niente. Chi acquista online in genere fa ricerche mirate, compra solo ciò che serve, non tende a acquistare in sovraplus. E’ il modo giusto per evitare gli sprechi e alimentare nuove opportunità di mercato. Non possiamo sapere come sarà il nuovo normale ma sappiamo di certo che il digitale può essere la svolta necessaria per chiunque. Bisogna cogliere l’occasione.